sei in: tedeschi di Russia > La politica d'insediamento sotto Alessandro I

La politica d'insediamento sotto Alessandro I (1801-1825)

(parte 1 di 2)

 

Alexandro I
Alexandro I

Alessandro I continuò in modo migliore la strategia dei suoi predecessori di insediare le regioni di confine della Russia con coloni stranieri e, per l'entrata nell'Impero Russo, valevano sempre le condizioni del manifesto dell'anno 1763.

 

Gli emigranti

La maggior parte degli emigranti proveniva dal Württemberg perché la sua costituzione concedeva ai cittadini il diritto di partenza2. Infatti già da qualche anno la maggior parte degli emigranti si trasferivano nella Polonia prussiana.

barrabarrabarra

zurück 1 2 weiter

Anmerkungen

2 Il diritto a partire dagli Stati tedeschi fu abrogato con il decreto di legge del 27 Novembre 1777, ma reintrodotto con l'editto del 15 Novembre 1787. In Württemberg il diritto a partire fu abrogato completamente 19 Novembre 1833.

3La Rivoluzione Francese (dal 1789 al 1799), come qualsiasi altra rivoluzione, non può essere ricondotta a una sola causa. Per la prima volta in Europa si ambiva ad un ordine sociale in cui ogni essere umano doveva essere politicamente libero ed avere uno status giuridico eguale (libertà, uguaglianza, fraternità). Tutti i privilegi avuti dalla nascita, del ceto, della religione dovevano essere aboliti. Al posto del monarca assoluto, che governava per grazia di Dio, doveva subentrare la costituzione, i diritti umani e i diritti civili.
Nel periodo precedentemente allo scoppio della Rivoluzione, la Francia era caratterizzata dalla monarchia assoluta dei Borboni e l'antagonismo dei ceti. Durante il regno di Luigi XIV la Francia aveva la supremazia in Europa.
Il ceto particolarmente svantaggiato, prima dello scoppio della Rivoluzione, era il terzo ceto che rappresentava il 98% (90% di agricoltori e 8% di cittadini) della popolazione ma non aveva il diritto di parola e doveva farsi carico delle intere tasse: doveva pagare le tasse ai loro Signori, doveva consegnare la decima alla Chiesa e pagare tasse alte allo Stato.
All'insoddisfazione del terzo ceto si aggiungeva anche una crisi economica. A causa delle numerose guerre, degli alti costi di un esercito permanente di grandi dimensioni e della corte sontuosa, il debito pubblico salì smisuratamente e indebolì il potere economico del paese.
Nel 1786 la spesa pubblica era del 25% superiore alla entrate, un fallimento dello stato sembrava inevitabile. I cattivi raccolti portarono alla carestia e quindi ad una carenza di generi alimentari e all'aumento dei prezzi dei cereali, in modo che quasi nessuno poteva permettersi di comperare il grano. Questo spinse molte persone alla povertà. Il malcontento nel paese crebbe e la richiesta di riforme non era più da ignorare.

4 La Provincia Sveva era una delle 10 provincie del Sacro Romano Impero. La provincia era costituita da un gran numero di stati molto piccoli. Nel 1792 la provincia consisteva di 88 Stati. Lo stato più grande era il Ducato di Württemberg.

5 Guerre di coalizione vennero chiamate i conflitti militari tra la Francia e i suoi oppositori europei dal 1792 al 1815 e che furono provocate dalla Rivoluzione Francese.