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L'emigrazione dei tedeschi nella regione del Mar Nero

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I tedeschi del Caucaso

Si unirono in gruppi, le cosiddette “armonie”, come per esempio l'armonia di Schwaikheim (cittadina della Germania Meridionale). La maggior parte dei coloni proveniva dalla zona del fiume Neckar, un affluente della riva destra del Reno, e dalla zona della Foresta Nera nel Württemberg.

 

Per molti l'unica soluzione era l'emigrazione.

I retroscena dell'esodo dal Württemberg in Transcaucasia negli anni dal 1816 a 1819 erano diversi.

 

 

Nella prima metà del 19° secolo circa 55.000 tedeschi si insediarono come agricoltori e artigiani nelle colonie e nelle città della Nuova Russia.

 

, condizionate dalle conseguenze della rivoluzione francese (le guerre rivoluzionarie dal 1792 al 1802, le guerre napoleoniche dal 1800 al 1814/15), dalla situazione religiosa (l'introduzione del nuovo libro di canto nel 1791 e della nuova liturgia nel 1809) da quella economica e politica (truppe d'occupazione, servizio militare obbligatorio dal 1806, sovrappopolazione e cattivi raccolti).

per approfondimenti clicca qui la situazione in Württemberg

 

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Anmerkungen

1 Ducato di Varsavia = Dopo la 2^ spartizione della Polonia (1793), la Grande Polonia, Poznan, Gniezno e Kalisz passarono alla Prussia, mentre una parte della Masovia, Varsavia, Płock e Białystok passarono alla Prussia dopo la 3^ spartizione (1795): nacquero così le nuove province prussiane chiamate "Prussia meridionale” e “Nuova Prussia Orientale".
In queste nuove province Federico Guglielmo III di Prussia, dal 1800, insediò su terreni statali, ma anche su terreni polacchi espropriati, 13.800 persone provenienti soprattutto dal Ducato di Württemberg. Lì i coloni si incontrarono con coloni della Germania settentrionale, che erano immigrati già nell'ultimo trimestre del 18° secolo. Dopo la sconfitta della Prussia contro la Francia nel 1807, queste aree con la Terra di Chełmno e il Distretto del Noteć vennero unite nel "Ducato di Varsavia".
Nel appena fondato stato vassallo francese vivevano circa 2,6 milioni di persone: 79% polacchi, 7% ebrei e 6% tedeschi.
I vecchi Signori tornarono e i coloni tedeschi che vi abitavano persero di nuovo le loro case e le loro fattorie, il raccolto e il bestiame e tutti i privilegi prussiani. Da quel momento dovevano lavorare come braccianti presso i proprietari terrieri polacchi. Con i latifondisti e il clero cattolico della Polonia, i coloni tedeschi si trovarono in uno "Status di persona non grata”.
Il canone degli affitti elevato da pagare ai nobili polacchi e i saccheggi della "Grande Armée" francese che si ritirava, precipitò molti coloni tedeschi in una situazione di grande bisogno. I più colpiti furono gli svevi insediati per ultimi, che non avevano ancora case stabili e non avevano ancora istituito le loro fattorie.
Siccome il governo polacco non aveva alcun interesse nel perdere i suoi cittadini con l'emigrazione, nonostante tutto cercò di tenere questi coloni lontani dall'emigrazione. Poteva emigrare solo chi aveva pagato tutti i suoi debiti e chi rinunciava, senza alcun risarcimento, ad eventuali case o terreni; poteva essere portato con sé solo il possesso di beni mobili.
Quando la Russia, dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte, con il Congresso di Vienna (1815), ricevette la maggior parte del Ducato di Varsavia ("Regno del Congresso"), per queste persone l'invito dello zar Alessandro I nel 1813, sembrava un vero dono di Dio.

2 Transcaucasia = regione geografica a sud delle montagne del Caucaso, che comprende gli Stati indipendenti di Armenia, Azerbaigian e Georgia; Transcaucasia, conosciuto anche come Caucaso Meridionale, è delimitata dalle montagne del Caucaso a nord, la frontiera con la Turchia e l'Iran a sud, e il Mare Nero e il Mar Caspio rispettivamente a ovest e ad est.

3 Chiliasti = sostenitori del chiliasmo o millenarismo; dal greco chilias: 1000; rappresenta la fede nella rinascita di Gesù Cristo e il suo regno millenario sulla terra sino alla fine della storia del mondo o alla fine di tutti i mali, del quale solo i giusti dovevano far parte. Si basano su un parte nella Apocalisse di Giovanni (Ap 1,1; 20, 1-8). Il termine è usato anche come indicazione per la credenza nella prossima fine del mondo, talvolta è collegato alla creazione di un paradiso terrestre o di un fatalismo apocalittico in connessione con un nuovo millennio.
Tracce del chiliasmo si trovano già nei primi secoli del cristianesimo. Fino al Medio Evo la gente temé di conseguenza che il passaggio da un millennio all'altro suggellasse con la rinascita di Cristo la fine del mondo stesso. La maggior parte dei riformatori protestanti rifiutarono in linea di principio il chiliasmo, ma nel 16° secolo rinacque con gli anabattisti e i taboriti. Nel 17° secolo ai movimenti protestanti di rinascita si aggiungeva il chiliasmo. Da lì si introdusse il pietismo. Oggi per esempio sono gli avventisti, i mormoni e testimoni di Geova che credono al millennio.