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La politica d'insediamento sotto Caterina II (1762-1796)

(parte 1 di 3)

Caterina II. di Russia
Caterina II. di Russia

Zarina Caterina II (figlia di Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst) voleva raggiungere il progresso dell'impero perseguendo due obiettivi principali:

  • l'ingrandimento dell'impero e
  • la colonizzazione dei territori deserti con sudditi laboriosi.

 

I territori incolti delle steppe del Volga dovevano essere sfruttati.

 

Caterina era solita affermare:

"I campi che potrebbero saziare un intero popolo riescono a nutrire appena una famiglia".

 

Ma per effettuare una colonizzazione, la Russia non aveva una quantità sufficiente di persone perché gli agricoltori russi erano servi della gleba e quindi erano legati ai loro Signori. Perciò le speranze dell'imperatrice Caterina si rivolsero verso l'Europa.

La politica di popolazione

Caterina II si fece guidare dalle stesse idee mercantilistiche1 che contribuirono in Prussia, Austria-Ungheria, Danimarca e nelle colonie britanniche del Nord America al rafforzamento del paese.

Kurmark, Neumark, Jutland e Schleswig
la posizione della Kurmark,
Neumark, Jutland e Schleswig

La Prussia protestante per esempio, nel 1732, popolava le aree spopolate sia della Prussia occidentale che di quella orientale, della Kurmark, della Neumark e della Pomerania soprattutto attraverso gli ugonotti e gli esuli di Salisburgo. La Danimarca cercava di rendere coltivabile lo Jutland e lo Schleswig con i coloni.

Con la "Teoria di popolazione" (più forza lavoro = più forza economia) si intendeva perseguire, con l’immigrazione di lavoratori stranieri, una ripresa economica del paese.

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Anmerkungen

1 Il mercantilismo è un termine coniato per indicare le idee economiche e politiche, sia monetarie e commerciali. Tra la Riforma e fino alla metà del 18° secolo, era la quintessenza delle misure della politica economica. Con la necessità per gli Stati assolutisti di entrate sicure per pagare gli eserciti, la burocrazia crescente, gli edifici di rappresentanza e il mecenatismo dei principi, in vari Stati europei si sviluppò una politica economica per la quale l'aumento del benessere e della ricchezza poteva essere raggiunto solo attraverso le “mani” dei lavoratori.