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Gli insediamenti tedeschi nella zona del Mar Nero

ai tempi del governo provvisorio

 

Georgij Evgen'evič L'vov
Georgij Evgen'evič L'vov

Al posto del potere zarista arrivarono contemporaneamente il Parlamento (Duma) e i consigli di operai e soldati e (russ. Soviet). La Duma nominò un governo provvisorio sotto il primo ministro Georgij Evgen'evič L'vov e poi sotto Aleksandr Fëdorovič Kerenskij (secondo il calendario Giuliano il 3 marzo 1917).

La composizione del governo provvisorio suscitò tra i tedeschi russi nuove speranze. Sotto il primo ministro L'vov, la maggioranza di governo apparteneva alle forze moderate e liberali che tendevano verso il Partito Costituzionale Democratico (Partito dei cadetti1) e il suo programma, con il quale simpatizzava anche la maggior parte dei tedeschi russi. L'unico rappresentante della sinistra russa del nuovo governo, il ministro della giustizia Kerenskij, nella Duma di stato precedente era stato il più zelante difensore dei loro diritti. Inoltre, era aumentata anche la quota di tedeschi russi nel Comitato centrale2 dell'influente Partito dei Cadetti.

1^ seduta del governo provvisorio nel Palazzo Mariinskij di San Pietroburgo
da sinistra a destra: Aleksandr Konovalov, Andrej Ivanovič Šingarev, Nikolaj Vissarionovič Nekrasov, Pavel Miljukov, Georgij L'vov, Aleksandr Kerenskij, Michail Tereščenko, Ivan Godnev, Aleksandr Manuilov, Dmitry M. Ŝépkin, Vladimir D. Nabokov
Sergei Fjodorowitsch Oldenburg
Sergei Fjodorowitsch Oldenburg

Oltre ai membri di lunga data come lo storico A. A. Kiesewetter e P. B. Struve, filosofo e pubblicista, c'erano deputati della precedente Duma come il barone F. Steinheil di Kiev; A. N. von Rutzen, ingegnere di Kursk; il filosofo e studioso delle scienze naturali S. F. Oldenburg. Il barone Boris E. Nolde, professore di giurisprudenza, nei mesi di marzo e aprile del 1917, fu il Vice Ministro degli esteri e S. F. Oldenburg ministro dell'istruzione nei mesi di luglio e agosto del 1917. I tedeschi di Russia avevano quindi ogni ragione per guardare con grande fiducia al governo provvisorio.

 

Già l'11 marzo 1917 vennero sospese le “leggi di liquidazione3” con la giustificazione di dover rafforzare le attività di raccolta e di semina. Nelle colonie dei tedeschi si diffuse un'atmosfera di giubilo che si intensificò per il fatto che il governo provvisorio circa allo stesso tempo aveva emanato un altro decreto, secondo il quale tutti i coloni tedeschi colpiti dalla deportazione e dall'evacuazione, potevano ritornare al luogo da cui erano stati deportati. Migliaia di coloni tedeschi, che erano stati deportati nelle provincie orientali della Russia, confluirono nei loro luoghi d'origine.

Isaak Israilewitsch Brodski: Aleksandr Fëdorovic Kerenskij
Isaak Israilewitsch Brodski:
Aleksandr Fëdorovič Kerenskij

A metà marzo, il governo provvisorio preparò un disegno di legge sull'eguaglianza di tutte le nazioni e religioni, che venne pubblicato già il 18 marzo del 1917. Il paragrafo 10 del disegno di legge conteneva una clausola che diceva che l'abolizione di tutte le barriere nazionali e confessionali non si estendeva ai cittadini russi di origine tedesca, austriaca e ungherese. Che cosa significava? Una ricaduta nella legislazione di guerra del vecchio governo?

Già il 19 marzo il professore Karl E. Lindemann4, combattente da sempre per gli interessi dei tedeschi di Russia, indirizzò una lettera di protesta al ministro Kerenskij (socialista revoluzionario), Alexander Gutchkov (KD), Pavel Nikolayevich Milyukov (KD), Ivan W. Godnev (ottobrista) e al deputato della Duma Ludwig Lutz5 (KD). Lindemann espresse la sua preoccupazione come segue:

... che il Ministero della giustizia (seguendo l'esempio del precedente governo) vuole creare un tipo di cittadini di seconda classe ... In nome della giustizia e dell'amore verso il prossimo chiedo umilmente di cancellare il punto numero 10 dal progetto e di stabilire, senza eccezione, parità di diritti per i cittadini russi di tutte le nazionalità...

Karl Lindeman, Die Einstellung des Lanbesitzes und Langebrauchs der Siedler-Eigentümer, pag. 41

Il 20 marzo, il deputato della Duma Lutz riportò al ministro della giustizia Kerenskij in una conversazione personale, a quanto pare era presente anche Lindeman, i suoi dubbi sull'inclusione del punto 10 della legge prevista. Kerenskij assicurò sia a Lutz che a Lindeman, "che, come ministro della giustizia, non permetterò una tale ingiustizia.”

Ingeborg Fleischhauer: Die Deutschen im Zarenreich, DVA, Stuttgart, 1986, pag. 529;

 

Poster con i membri del governo provvisorio, marzo 1917
Poster con i membri del governo provvisorio,
marzo 1917

L'editto di uguaglianza del 21 marzo del 1917 revocò con effetto immediato tutte le limitazioni al diritto dei cittadini dello stato russo per motivi religiosi e nazionali cioè per i non ortodossi e gli stranieri. I portavoce dei coloni accolsero l'editto di uguaglianza come un atto nobile, attraverso il quale il nuovo governo dimostrò che aveva rotto per sempre con la tradizione degli ukaz arbitrari. Incluse nelle nuove libertà, c'erano anche quelle di parola, di tenere assemblee, di fondare associazioni, di stampa e di diritto illimitato di voto (per uomini e donne) dall'età di 20 anni.

La speranza di un miglioramento della situazione fu grande. Con ciò, i coloni tedeschi intendevano ottenere un giusto risarcimento per i danni e per le perdite derivate dalle leggi di liquidazione del 1915; il permesso di utilizzare la lingua tedesca come lingua ufficiale e lingua di istruzione e l'autonomia o i diritti delle minoranze nel nascente nuovo stato russo. Quando poi il 14 maggio 1917 vennero riaperte le scuole tedesche, non ci si può meravigliare che, in un primo momento, la popolazione tedesca sentì come una liberazione la caduta del governo zarista. I tedeschi videro la deposizione dello zar come una giusta punizione e con questa la fine della tirannia e dello Stato assolutistico di polizia e speravano in una giusta forma di governo. Tutto ciò era associato a una considerazione quasi euforica della rivoluzione.

L'editto di uguaglianza aveva scatenato un'ondata di entusiasmo nazionale in tutto l'Impero russo e aveva inaugurato una fase di 'Völkerfühling' (primavera dei popoli). Tutti parlavano del diritto all'autodeterminazione dei popoli.

soldati tedeschi durante la prima guerra mondiale
soldati tedeschi durante la prima guerra mondiale

La tempesta di questo entusiasmo prese anche i cittadini tedeschi della Russia. Al momento dell'annuncio dell'editto di uguaglianza scomparì ogni esitazione e dubbio che fino a quel momento esisteva ancora. Tra la popolazione tedesca, soprattutto rurale e religiosa, che fino a quel momento era politicamente disinteressata, non si era evoluta alcuna coscienza di gruppo. Si differenziavano soprattutto come protestanti e cattolici e solo dopo come tedeschi. Gli eventi del tempo, per la prima volta, innescarono un senso di unione di appartenenza alla Germania che si sarebbe intensificato quando, nel Febbraio del 1918, arrivarono nella Russia meridionale le truppe tedesche e quelle austro-ungariche.

Gli editori e redattori russo-tedeschi, il cui lavoro era fermo dal 1915, iniziarono a pubblicare nuove riviste e giornali. I primi numeri in lingua tedesca pubblicarono l'editto di uguaglianza del governo provvisorio con commenti trionfanti. Le istituzioni tedesche assicurarono al governo provvisorio il loro pieno sostegno con un tono entusiastico e patriotico. Il settimanale di Odessa 'Eženedel 'nik', organo della Federazione pan-russa dei tedeschi russi, pubblicò a metà maggio:

"Cittadini! In questo momento il nuovo governo della nostra rinnovata patria è occupato da difficili problemi di costruzione e ha bisogno del nostro aiuto. Ci ha liberato dal giogo della violenza, ha preservato molti di noi dalla povertà e il suo appello deve trovare una eco amichevole tra di noi.
La guerra ha preteso enorme risorse - milioni dei nostri fratelli nelle trincee attendono pane e munizioni da parte nostra per la lotta contro il nemico, l'entroterra del nostro esercito deve essere fornito di tutto il necessario, il paese ha bisogno di centinaia di milioni per il suo rinnovo sulla base del diritto e della libertà.
Ognuno di noi può dare ciò che permettono le circostanze. Questi pochi denari della gente diventeranno i miliardi che servono al governo provvisorio per la creazione di una Russia grande e libera".

Eženedel'nik, Nr. 1, 16.-22. April 1917, pag. 1

Anche la nuova libertà di assemblea venne accolta dai russi tedeschi con giubilo perché dopo le misure del governo dell'anno 1915 (leggi di liquidazione) si resero conto che era improbabile una ragionevole e coerente rappresentanza degli interessi dei coloni da parte dei partiti politici esistenti. Così, subito dopo lo scoppio della Rivoluzione di febbraio, i coloni tedeschi cominciarono ad organizzarsi. Soprattutto quelli che avevano fatto esperienza con la loro partecipazione alle attività dei partiti russi prima e durante la guerra, approfittarono di questo momento per organizzare e raccogliere i gruppi tedeschi di Russia in associazioni separate.

per l'approfondimento sull'attività politica dei tedeschi in Russia clicca qui politische Tätigkeit

 

 

La sperata fine immediata della guerra, fatta di grande perdite e oramai persa, non avvenne con il governo provvisorio. Kerenskij, diventato nel frattempo primo ministro, insieme alla Duma (parlamento), era determinato a continuare la guerra "fino alla fine vittoriosa".

Venne progettata e preparata una nuova grande offensiva sul fronte occidentale (Offensiva Kerenskij) che però rimase senza successo.

L'esercito tedesco, che si trovava di fronte alla vittoria nell'est, aspirava a finire la guerra in occidente più rapidamente possibile.

I disordini nel paese del nemico, l'incipiente dissoluzione dell'esercito russo e la stanchezza per le battaglie dei soldati russi probabilmente influenzarono la Germania a sostenere la rivoluzione in Russia.

 

Eugene Adolfowitsch Kibrik: Lenin è arrivato! (1962)
Eugene Adolfowitsch Kibrik: Lenin è arrivato!

 

 

Con l'aiuto del governo tedesco, il leader comunista Lenin, che si trovava all'estero e aspettava da anni il momento opportuno, nell'aprile del 1917 arrivò dalla Svizzera a Pietrogrado (denominazione per San Pietroburgo) passando dalla Germania, dalla Svezia e dalla Finlandia. Nelle sue "tesi di aprile" annunciò un programma radicale d'azione con slogan efficaci, come "la pace ad ogni costo!", "tutta la terra ai contadini!", "Tutto il potere ai sovietici!".

 

 

 

 

 

 

 

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Anmerkungen

1 Il Partito dei cadetti, in realtà il Partito Costituzionale Democratico (KD), ottenne il suo nome secondo le iniziali del nome del partito. Il KD "Kadety" russo divenne poi "cadetti". Il Partito dei cadetti chiedeva l'assegnazione della terra ai contadini poveri e senza terra. Il programma prevedeva l'assegnazione di terreni da un “fondo terriero statale”, che doveva essere formato da terreni statali, terreni della corona, terreni di appannaggio (concessione feudale dai domini reali che un re fa ai suoi figli, in particolare a quelli esclusi dalla successione), possedimenti di monasteri, ma anche da latifondi espropriati. Per gli espropri necessari era previsto un “equo compenso”. Il 28 novembre del 1917 il partito dei cadetti venne dichiarato dai bolscevichi come "Partito dei nemici del popolo", venne quindi proibito e fu ordinato l'arresto dei loro leader.

2 Comitato centrale = il vertice dei partiti comunisti o socialisti. Il comitato centrale conduce il partito tra i congressi dei partiti; spesso è l'organo di acclamazione del Politburo e della segreteria. Esso è costituito da un numero imprecisato di membri e candidati.

3 Con le leggi di liquidazione del 2 febbraio e del 13 dicembre del 1915 tutti i sudditi di origine austriaca, ungherese e tedesca, in un'area di 150 km lungo il confine occidentale e di 100 km lungo il Mar Baltico, il Mar Nero, il Mar d'Azov e il Mar Caspio, dovevano essere liquidati, vale a dire che tutti, tranne le persone di fede ortodossa o di nazionalità slava, così come le persone e i loro famigliari che servivano nell'esercito come ufficiali o volontari, dovevano essere trasferiti (deportati) in Siberia e i loro possedimenti dovevano essere sequestrati.

4 Karl Lindemann, nato 1884 a Nizhny Novgorod, fondò e diresse a partire dal 1905 il gruppo tedesco di Mosca della "Unione del 17 ottobre" (ottobristi), un partito russo liberale conservatore. Come esperto competente in agricoltura fu molto apprezzato sotto il governo zarista e durante l'era sovietica. Ancora prima del 1914, Lindemann emerse come sostenitore dei diritti dei cittadini russi di nazionalità tedesca. Durante la guerra protestò fortemente contro le leggi per l'eliminazione della proprietà terriera tedesca in Russia e criticò le misure discriminatorie adottate dal governo e la propaganda anti-tedesca della stampa. Cercò di contrastare il clima anti-tedesco nel paese attraverso i contatti personali con influenti politici e scrittori, come per esempio Wladimir Korolenko; la stessa cosa fece attraverso diversi suoi scritti. Dopo la Rivoluzione di febbraio del 1917 Lindemann organizzò a Mosca il "Congresso pan-russo dei cittadini russi di nazionalità tedesca" nell'aprile e nell'agosto del 1917.

5 Ludwig Lutz (nato a Waterloo/Cherson nel 1880) era un tipico rappresentante dei figli di coloni che, nel corso della loro istruzione superiore, in gran parte, si erano assimilati. Dopo la frequentazione del ginnasio russo di Ananyiv e lo studio di giurisprudenza all'università di Odessa divenne deputato della Zemstvo e assistente del Procureur (in Russia il rappresentate dello zar durante il Santo Sinodo) in Odessa Lutz, successivamente, aderì alla Confederazione del 17 ottobre (Ottobristi) e divenne il beniamino dei coloni tedeschi orientati verso gli ottobristi.
Lutz era un deputato della 2^ (1907), 3^ (1907-1912) e 4^ (1912-10/3/1917) Duma di stato della Russia del Governatorato di Cherson. Nel corso degli anni, nel giovane parlamentare, si manifestò un crescente conflitto interno verso il suo partito che, durante la 4^ Duma, portò ad una spaccatura. Nel secondo anno della prima guerra mondiale (1915) la Confederazione del 17 ottobre approvò le cosiddette leggi di liquidazione; Lutz, portavoce dei coloni, con profonda delusione voltò le spalle alla Confederazione di ottobre e cercò un'alleanza dei coloni tedeschi con il Partito dei cadetti.