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La politica d'insediamento sotto Alessandro I (1801-1825)

Nuove direttive per l'insediamento

povertà
povertà

Tra i coloni del 1803 c'erano molti contadini non idonei e in più la maggior parte era fatta di poveri, artigiani inutili, deboli, persone singole e addirittura alcuni con malattie trascurate. La prova di tutto ciò era l'alta somma di denaro che era necessaria per il viaggio dei coloni e che al confine dovevano essere forniti di abiti e scarpe.

Il ministro suggerì di "accettare solo agricoltori abili e ricchi, che potessero condurre la coltivazione della steppa in modo veramente razionale".

fonte: M. Friedrich Schrenk: Geschichte der deutschen Kolonien. In: Geschichte der deutschen Kolonien in Transkaukasien, Tiflis, 1869.

 

In futuro si sarebbe dovuto accettare soltanto agricoltori stranieri benestanti, soprattutto quelli che avevano esperienza nella viticoltura, nella produzione della seta e nell'allevamento di pecore di razza migliore e, pertanto, potevano essere da modello per la popolazione indigena.

I terreni necessari dovevano essere acquistati prima che i coloni fossero chiamati nel paese, perché fino a quel momento i coloni di solito dovevano aspettare fino a due anni per l'assegnazione dell'insediamento a spese del governo.

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Anmerkungen