Johann Jakob Friederich

(parte 2 di 5)

come suggerisce il titolo del libro Glaubens- und Hoffnungsblick des Volkes Gottes in der antichristlichen Zeit aus den göttlichen Weissagungen gezogen: Im Jahr Christi 1800 gewidmet dem, der auf das Reich Gottes wartet (La vista della fede e della speranza del popolo di Dio durante il tempo anticristiano preso dalle divine profezie: Nell'anno di Cristo 1800, dedicato a chi è in attesa del Regno di Dio), Johann Jakob Friederich contava in un periodo di persecuzione anticristiana dei veri credenti.

una famiglia contadina che prega
una famiglia contadina che prega

Friederich, con la sua scrittura, si ri-volgeva ai fedeli pietistici del Würt-temberg e annun-ciava loro l'avvi-cinarsi del Regno di Dio. Si riferì alla rappresentazione de-gli ultimi tempi nell'Apocalisse di Giovanni, nella quale viene spiegato che, dopo le catastrofi e la fine del mondo, Gesù Cristo sconfigge il male del mondo e costruisce il suo Regno di pace sulla terra, il "Regno Millenario".

Gerusalemme vista dal monte Sion (1849)
Gerusalemme vista dal monte Sion (1849)

Per sfuggire la successiva catastrofe, Friederich invitò i fedeli all'emigrazione, per riunirsi in un "luogo di salvezza" e attendere la seconda venuta di Cristo. Come destinazione dell'emigrazione poteva essere preso in considerazione solo il rifugio preparato da Dio, cioè il Monte Sion, la città di Gerusalemme nella Terra Santa. Da Gerusalemme doveva essere organizzato il rinnovamento del mondo.

"Il monte Sion diventerà il soggiorno più piacevole, diventerà il luogo più bello del mondo, addirittura diventerà il paradiso terrestre dove non si sentirà più parlare né di malattie (Ezechiele 47:121), né di calura, ne di tempesta, né di pioggia (Isaia 4:62), né di morte e né di sofferenza (Isaia 25:6-83), né di lamentele e né di pianti (Isaia 65: 19-204), né di fame e né di sete (Isaia 65: 135) e né di incidenti, né di danni e né di crimini (Isaia 65: 256)”.

Secondo Friederich Gerusalemme doveva diventare la "capitale e la città residenziale di tutto il mondo" da dove sarebbero partiti gli ordini imperiali in tutti i paesi della terra. Gerusalemme sarebbe "la vera città della gioia, il luogo della beatitudine e del piacere".

la Terra Santa
la Terra Santa

In base alle promesse del vecchio testamento, Friederich descrisse ai suoi lettori e ascoltatori delle sue prediche in modo paradisiaco la riprogettazione di Canaan: "I vigneti, che a Canaan portano i grappoli lunghi un cubito che pesano 10-12 libbre, saranno pieni di uva e siccome l'uva per troppa maturità si aprirà, il sidro scorrerà giù nei solchi dei vigneti; sì, i fiori traboccheranno di sidro...."

Questo era musica per le orecchie dei viticoltori delle valli di Bottwar, Neckar, Weissach, quelli di Aspach, Kirchberg, Allmersbach e Rielingshausen, ma anche quelli lungo il Rems che dovevano essere contenti se le uve non venivano distrutte dal gelo, dal maltempo o dai parassiti.

bambini che giocano
bambini che giocano

".... e ci saranno molti bambini, perché lì i bambini non morirebbero e le strade sarebbero piene di bambine che giocano, ..... nessuna puerpera morirà, questo Regno non conoscerà la fame."

 

I cittadini del Württemberg, che non erano abituati alla calura, non avrebbero dovuto temere di avere sulla strada un colpo di calore, addirittura anche i bisognosi, i tormentati, gli ammalati, gli zoppi, i paralitici, i ciechi, i vecchi e i deboli, le donne incinte e i neonati sarebbero sopravvissuti al grande viaggio verso la Terra promessa.

Apparentemente le fantasie apocalittiche di Friederich non avevano alcun limite.

 

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1 Ezechiele 47:12 = E presso il torrente, sulle sue rive, da un lato e dall’altro, crescerà ogni specie d’alberi fruttiferi, le cui foglie non appassiranno e il cui frutto non verrà mai meno; ogni mese faranno dei frutti nuovi, perché quelle acque escono dal santuario; e quel loro frutto servirà di cibo, e quelle loro foglie, di medicamento".

2 Isaia 4:6 = E vi sarà una tenda per far ombra di giorno e proteggere dal caldo, e per servir di rifugio e d’asilo durante la tempesta e la pioggia.

3 Isaia 25:6-8 = L’Eterno degli eserciti preparerà su questo monte a tutti i popoli un convito di cibi succulenti, un convito di vini vecchi, di cibi succulenti, pieni di midollo, di vini vecchi, ben chiariti. Distruggerà su quel monte il velo che cuopre la faccia di tutti i popoli, e la coperta stessa su tutte le nazioni. Annienterà per sempre la morte; il Signore, l’Eterno, asciugherà le lacrime da ogni viso, torrà via di su tutta la terra l’onta del suo popolo, perché l’Eterno ha parlato.

4 Isaia 65: 19-20 = Ed io festeggerò a motivo di Gerusalemme, e gioirò del mio popolo; quivi non si udran più voci di pianto né gridi d’angoscia; non vi sarà più, in avvenire, bimbo nato per pochi giorni, né vecchio che non compia il numero de’ suoi anni; chi morrà a cent’anni morrà giovane, e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent’anni.

5 Isaia 65: 13 = Perciò, così parla il Signore, l’Eterno: Ecco, i miei servi mangeranno, ma voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno, ma voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno, ma voi sarete confusi;

6 Isaia 65: 25 = Il lupo e l’agnello pasceranno assieme, il leone mangerà la paglia come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà più danno né guasto su tutto il mio monte santo, dice l’Eterno.